Come infangare i manga O.o ?!? Ma anche no!

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Lo so che con quanto sto per scrivere mi ritroverò tutti contro, però punto sul fatto che la maggior parte che ha commentato il journal si è dichiarata fiera di andare controcorrente e di non essere come la massa!

Io ho letto il journal e poi l’articolo de “La Repubblica” e a me sembra che siano due cose ben diverse. Mi spiego… il journal è incentrato su l’andare contro la didascalia della foto associata all’articolo: “il termine ‘manga’ significa letteralmente immagini stravaganti. Spesso sono storie porno incentrate sui minori con scene di sesso e violenze”. Premesso che a me piacciono i manga, se teniamo in considerazione la didascalia e la associamo al testo dell’articolo ha perfettamente senso.

Ognuno è libero di leggere il genere che preferisce, però ciò non toglie che esistono manga dove i protagonisti sono raffigurati come bimbi che fanno roba oscena. Non turbiamoci che un articolo italiano ne ha parlato male, anche le stesse mamme giapponesi hanno ingaggiato battaglie contro questo genere di manga (di cui non ricordo il nome, perché l’articolo che sto citando l’ho letto un mare di tempo fa). Inoltre l’articolo completo va ad analizzare la legge appena passata in Giappone contro la pedofilia e non i manga in se. Perché, come molti lo hanno interpretato, l’articolo sembra parlare solo di quanto facciano schifo i manga, e non è così! Altrimenti la logica: manga=oscenità= schifo si applicherebbe anche ai film e ai libri. E quindi nessuno dovrebbe più andare al cinema o leggere perché esistono film porno e libri erotici (le sfumature le vogliamo ricordare)?!? L’articolo non sta facendo di tutta l’erba un fascio, sta andando contro la pedofilia, e questo sembra sbagliato?!?

Sembra che sto in combutta con La Repubblica ma non è così :P Semplicemente, anche io prima esaltavo un paese che mi sembrava stupendo, bellissimo, meraviglioso. Però informandomi ho scoperto un paio di cosette che davvero non mi vanno giù. Del tipo che i mangaka li non sono osannati come noi pensiamo in occidente. Gente che ha una laurea, che ha messo fatica e sudore per ottenerla, solo perché disegna manga in Giappone è vista come un nulla facente, un fannullone. Ancora?!? Il Giappone è una monarchia, aggiungerei anche ferrea. Non si sentono tante cose, neppure per tv perché molto è tenuto sotto tono. Il Giappone non è poi molto diverso dalla Cina. Valgono anche li le 5 regole: governante, governato; marito, moglie; anziano giovane; fratello maggiore, fratello minore; amico più anziano, amico più giovane. Questo significa se una persona sta dicendo una cazzata colossale ma è più vecchia di te, tu dovrai sempre stare zitto e assecondare. Se il tuo governo ti impone una cosa, quella cosa andrà fatta. Se tuo marito dice, tu DEVI FARE. E a me sinceramente non mi sembra molto carino tutto ciò.

Non voglio continuare su questo passo perché non voglio fare uno schifo il Giappone. Continuo a ritenerlo un PAESE INTERESSANTE, nonostante sia il paese delle CONTRADDIZONI. Se non ci credete, leggete libri sulla cultura giapponese, non quelli che esaltano i manga però xD Oppure guardate su youtube, i video di ragazzi italiani che stanno studiando la lingua li. Anche loro ne sottolineano gli aspetti contraddittori.

Ora mi fermo :P Confido che non mi ucciderete a parole e aggiungo l’ultima cosa:  l’immagine sopra alla didascalia non centra nulla.

Ciaooo ^^

© 2014 - 2024 JOtey
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VersusVII's avatar
Il problema dell'articolo della repubblica è che come tesi parte da "manga = sesso, porno, violenza, incesti", senza dire che sono solo un genere. 
C'è da dire che questa nuova legge giapponese sulla pedopornografia a mio avviso limita di poco il fenomeno dei pedofili e simili. Se ti trovano sul pc o in casa foto o video in cui compaiono minori in atti osé vieni incarcerato per un anno o paghi una multa. Se invece hai una vagonata di manga o anime hentai pieni di incesti e marciume nn succede niente, xkè sono solo "disegni", è finzione (anche se in Giappone i manga sono un qualcosa che è radicato nella loro cultura, hanno più spessore rispetto ai fumetti come li intendiamo noi occidentali).
Per migliorare la situazione dovrebbero cercare di limitare tutti questi nuovi manga e anime basati su incesti, doppi sensi poco velati e scene di sesso violento, o per lo meno specificare che ciò che viene mostrato è moralmente sbagliato nella realtà. Anche creare un'opera dove i personaggi stessi giudichino la cosa come sbagliata (dato che in questi generi viene trattato come se fosse cosa di tutti i giorni).
 Mi ricordo che il manga Kodomo no jikan parla di una bambina attratta sessualmente dal suo insegnante e quest'ultimo cercava di farla ragionare e farle capire che lui sarebbe passato per un pedofilo davanti a tutti. Questo manga analizza la menta lità dei personaggi e cerca di dare un messaggio del tipo "non cadere in tentazione di fronte ai bambini, non lasciarti andare ai tuoi bassi istinti".
Mentre il tristemente conosciuto boku no pico (stesso genere circa), non mostra un briciolo di ammonimento verso la pedofilia, anzi, quasi la esalta D: Parte con un tizio pedofilo mentre adesca la sua vittima (un bambino), lo "raggira" dicendogli che fare sesso è normale tra adulti e bambini e poi lo porta a letto. E il bambino in seguito pensando che il sesso sia una cosa della sua età, si mette a farlo col migliore amico, sotto gli occhi della sorella che NON gli sgrida minimamente e resta lì a fapparsi D: